BAMBINI E ADOLESCENTI
UN BAMBINO IN DIFFICOLTà
è UN BAMBINO
IN POTENZA BRILLANTE
A. A. Tomatis
Fermi la prima persona che incontri, ma le poche parole che conosci nella sua lingua e la difficoltà con cui riesci ad esprimerle,
le impediscono di capirti.
Ti chiede di ripetere, non afferri bene la domanda e rispondi in modo inesatto.
La conversazione si sposta in una direzione che comprendi ancora meno, ti agiti, il tuo interlocutore si sente impotente.
Aumenta la confusione, nascono malintesi e in breve lui si allontana spazientito e tu rimani solo con il tuo problema urgente e la certezza che sarà difficile trovare qualcuno in grado di aiutarti, perché il problema sei tu.
Di questo passo, senza più argomenti e stanco di tentativi di dialogo mal riusciti, finisci per alzare delle barriere e rifiutare tu quel mondo da cui ti senti rifiutato.
Il ragazzo che manifesta atteggiamenti di onnipotenza e oppositività, difficoltà scolastiche, problemi di attenzione e iperattività (ADHD) o disturbi dell’apprendimento (DSA) è come uno straniero in patria: non possiede una lingua dove sentirsi a casa, visto e riconosciuto per quello che è.
Vorrebbe risolvere la situazione, ma non riesce.
Apprendere e relazionarsi, come camminare e parlare, sono attività naturali dell’uomo, piaceri innati comuni a tutti fondamentali per uno sviluppo armonico della personalità che, se interrotto, lascia un senso di incompiuto in grado di influenzare quello che verrà.
Grazie all’utilizzo della stimolazione neurosensoriale
attraverso il suono
combinata a percorsi di consulenza dedicati a ragazzi e genitori
siamo in grado di sbloccare
il ragazzo in difficoltà
riaccendendo il suo desiderio di imparare,
di comunicare, relazionarsi e
la volontà di farlo.