SECONDO L’AUDIOPSICOFONOLOGIA DEL DOTT. TOMATIS

STIMOLAZIONE NEUROSENSORIALE

SECONDO L’AUDIOPSICOFONOLOGIA DEL Dr. TOMATIS

Nulla è nella mente che prima
non sia stato nei sensi
San Tommaso d'Aquino

La musica stimola i muscoli,
la mente e i sentimenti
in un colpo solo
Stefan Mainka

La stimolazione neurosensoriale attraverso il suono è uno strumento pedagogico e terapeutico di cambiamento profondo che stimola un utilizzo migliore delle proprie risorse, facilitando il recupero di quelle bloccate.

 

È una porta di accesso semplice e potente da cui si raggiunge tutta la persona nella sua unità di corpo, mente e spirito.

 

Attraverso cicli di ascolto in cuffia di suoni modificati con un apparecchio chiamato orecchio elettronico, ti aiuteremo a recuperare il tuo equilibrio psicofisico originale, disporre del tuo potenziale innato perso o mai incontrato e realizzare scelte sempre più consapevoli in linea con il tuo vero modo di essere.

 

Immagina se la qualità del giudizio di un critico gastronomico che, assaggiando una pietanza, è in grado di cogliere il contributo di ogni ingrediente presente nella ricetta, anziché sentire solo i sapori più forti che coprono gli altri, diventasse la qualità con cui giudichi e affronti la tua vita, le difficoltà, i momenti di crisi e quelli di cambiamento.

 

Se davanti a un problema tu fossi in grado di riconoscere diverse alternative prima di scegliere la migliore per te, eviteresti di ripetere lo stesso repertorio di pensieri, comportamenti e azioni che spesso portano alla stessa soluzione.

 

Le sensazioni che proviamo sono il risultato della mediazione realizzata dal nostro sistema nervoso in relazione ai segnali che coglie dal mondo esterno attraverso i sensi.

I sensi intercettano gli stimoli, come il suono di un clacson o il flash di una macchina fotografica, li trasformano in sensazioni e le trasmettono al sistema nervoso, il quale prima le registra, poi le integra se le reputa utili, e infine realizza la risposta che ritiene migliore, come ad esempio verificare da dove proviene il suono, piuttosto che socchiudere gli occhi per non essere accecati dal flash.

 

Gli stimoli sensoriali, insieme a ossigeno e glucosio, sono la fonte di nutrimento del nostro cervello e lo aiutano a rimanere attivo e in salute.

 

Nel corso della nostra vita il numero di stimoli che riceviamo attraverso i sensi è enorme, la maggior parte viene filtrata dal nostro cervello a livello inconscio e ci rendiamo conto solo di una parte di essi: pensaci, sarebbe impossibile guidare l’automobile se la nostra attenzione fosse attirata contemporaneamente da tutti gli stimoli esterni che incontra.

 

I sensi rappresentano i soli canali di comunicazione tra il mondo esterno e il sistema nervoso e il nostro benessere psicofisico dipende in buona parte dalla qualità e quantità delle stimolazioni sensoriali che riceviamo e dalla capacità del nostro sistema di processarle.

 

Selezionare l’informazione utile tra tutte in una determinata situazione, come il distinguere l’intenzione di chi parla dal tono della sua voce per modulare la risposta, è una caratteristica che dipende da diversi fattori e che si modifica nel tempo.

 

Tra i diversi fattori emergono quelli psicologici. Le emozioni, ad esempio, alterano la percezione e la percezione a sua volta è alterata dalle emozioni, a volte sottilmente, altre drasticamente.

 

Realizzare la risposta più efficace in ogni situazione è determinante per il nostro benessere psicofisico e le nostre relazioni interpersonali ed è direttamente proporzionale al potenziale innato disponibile.

 

La tecnica di stimolazione neurosensoriale attraverso il suono che utilizziamo si evolve dalle ricerche di Alfred Tomatis, medico francese specializzato in otorinolaringoiatria e fondatore dell’Audiopsicofonologia, e viene utilizzata in tutto il mondo da oltre cinquant’anni.

 

Secondo gli studi di Tomatis la funzione principale dell’orecchio oltre all’udito e all’equilibrio, è quella di dare al cervello l’energia di cui ha bisogno per essere attivo e capace di realizzare la risposta ottimale in relazione agli stimoli sensoriali in cui è immerso.

 

Orecchio, udito, ascolto, fonazione, linguaggio e psiche in questa prospettiva sono in rapporto tra loro e l’orecchio non si comporta solo come un organo sensoriale, ma è coinvolto in molti processi metabolici, nella salute mentale, nel linguaggio e nell’apprendimento.

La stimolazione neurosensoriale attraverso il suono è l’integrazione ideale nei percorsi di psicologia, psicoterapia, counselling e coaching; un potente alleato nel trattamento delle difficoltà scolastiche e di attenzione e disturbi dell’apprendimento (DSA) e un ricostituente naturale per chi sente di aver bisogno di maggiore energia per affrontare la quotidianità a ogni età, perché permette di ottenere risultati rapidi e profondi a seconda della finalità di chi lo usa, in linea con gli obiettivi che vuole perseguire.

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